Se qualcuno è mai riuscito al primo tentativo a convincere il proprio bambino a mettersi a dormire, prego, batta un colpo. Perché è sempre ardua l’impresa, anche se il piccolo ha occhi tanto stanchi che agognano di chiudersi almeno per qualche ora, niente: di andare a letto non se ne parla, è tempo di giocare, e poi, sembra che ci dica scuotendo la testolina, come può venirci in mente di chiedergli di allontanarsi da quel mondo, dal suo mondo? Non ancora, ha da fare, lì, proprio lì, tra quelle parentesi di incanto che confondono la realtà e l’immaginazione, e diventano inafferrabili come i sogni.
Occorre quindi negoziare, Se vieni a letto ti leggo la storia di una bambina che come te non vuole mai mettersi a dormire…, le antenne del piccolo si drizzano, ed eccolo in pigiama al nostro fianco, immerso in Au lit Miyuki, di Roxane Marie Galliez e Seng Soun Ratanavanh, pubblicato da Editions de La Martinière e stampato da noi di Società Editoriale Grafiche AZ.
Siamo al tramonto, il giorno offre “il suo ultimo sorriso”, e Miyuki non si trova, dove sarà?
Ma è ancora per i campi, e soprattutto non ha nessuna voglia di ascoltare il nonno, “è ora di prepararti a sognare”.
Macché, lei non è mica stanca, e pur volendo non potrebbe andare a letto, l’indomani arriverà la regina delle libellule con tutta la sua corte, e deve quindi allestire per bene il giardino.
E a lavoro finito, eccola dedicarsi alle verdure, a innaffiarle una per una, facendo su e giù dal pozzo all’orto.
Senza dimenticare che Miyuki non riuscirà mai a prendere sonno se prima non avrà radunato vicino al grande masso la famiglia di lumache e dato una coperta al gatto, Vauban, perché dorma al calduccio nella cesta.
Il nonno, paziente, volta per volta asseconda la piccola, anche quando Miyuki gli chiede di concederle “l’ultima danza della giornata per ringraziare il sole”, così gentile da aver “brillato” sulla loro casa.
E solo dopo che avrà fatto il bagno e indossato il suo pigiama più bello, per non sfigurare quando le stelle le faranno visita, Miyuki, ormai a letto, sarà pronta ad addormentarsi.
Non prima però di aver sussurrato al nonno “manca qualcosa, qualcosa di molto importante”.
E il nonno, come sempre, non si tirerà indietro, e l’accontenterà.
Rivelando a noi lettori tutta la magia dell’albo.
Au lit Miyuki è un’autentica perla, nei cui riflessi balugina il mondo orientale, tra mitologia, leggende e tradizioni che ospitano nella stessa misura uomini e animali, in un’estetica floreale dai colori vividi e delicati insieme, essenziale, cadenzata, leggera, quasi fosse un unico grande componimento, un haiku, ricco, però, di elementi preziosi che si donano senza pretese.
L’atmosfera, lenta ed esotica, porta a domandarsi se piuttosto non si sia dentro a un sogno.
E chi può dirlo? Ciò che conta ora è non fare rumore, Miyuki si è addormentata.