Ieri 24 marzo si è conclusa la Bologna Children’s Book Fair, chiudendo quattro giorni di luce, colori, gente, sorrisi, parole e albi illustrati. Tutto un mondo ancora vivido, a suo modo fiero e gioioso, proteso con entusiasmo alle sfide dell’avvenire. Lo stand dell’Ucraina, vuoto, ha reso evidente che nello spazio dell’assenza le domande, pur addensandosi, non sfiorano nemmeno il senso ultimo, ammesso che ci sia, di quanto sta accadendo a quelle latitudini.
E perché la vita non scolori, è bene che gli albi illustrati continuino a insinuarsi, leggeri, nelle nostre emozioni, addolcendo l’animo, contornandolo di bellezza.
Come in un incanto, la Bologna Children’s Book Fair sembra essere trascorsa in un battito di ciglia, portando comunque con sé la promessa che la sua realtà continuerà a espandersi senza mai mollare la presa, e lasciando ai più la sensazione di essere parte di un grande racconto, del quale tante e tante pagine devono ancora essere sfogliate.
E noi di Grafiche AZ, atterrati alla Bologna Children’s Book Fair già carichi di soddisfazioni, per aver dato alle stampe l’albo illustrato vincitore del BolognaRagazzi Award, nella categoria Opera Prima, Les Reflets d’Hariett, di Marion Kadi (per la casa editrice L’Agrume), ma anche Make Meatballs Sing, The Life & Art of Corita Kent, dell’autore Matthew Burgess e dell’illustratrice Kara Kramer (per l’editore Enchanted Lion Books), selezionato per il The BRAW Amazing Bookshelf, senza dimenticare poi che solo qualche mese fa, lo scorso dicembre, abbiamo stampato Je préfère les coccinelles, dell’autrice Silvia Härri e dell’illustratrice Cristina Pieropan (per Éditions Notari), che ha realizzato una tavola selezionata per una tra le tante iniziative della Bologna Children’s Book Fair, ovvero la mostra “Il Bambino Spettatore”, all’interno del progetto “Mapping – una mappa sull’estetica delle arti performative per la prima infanzia”, da lunedì 21 a giovedì 24 non abbiamo smesso comunque di entusiasmarci, venendo in contatto con editori, autori, illustratori e appassionati di albi illustrati della prima e dell’ultima ora, che, venuti a trovarci al nostro stand, si sono intrattenuti con noi, in uno scambio sempre proficuo, anticamera di nuove collaborazioni e di tanto lavoro a venire: ne siamo felicissimi!
Del resto ci occupiamo della stampa di albi illustrati da oltre mezzo secolo, e qualcosa vorrà pur dire!
Essere immediatamente riconosciuti nel mezzo di una fiera, ottenere l’apprezzamento degli addetti ai lavori, incuriosire e in certi casi addirittura ispirare, oltre a gratificarci oltremodo, ci rende consapevoli del potenziale inesauribile della nostra passione, che negli anni abbiamo declinato in ricerca e acquisizione di competenze, al fine di ottenere una resa qualitativa, nel nostro lavoro, che riuscisse a farci distinguere: siamo convinti di aver raggiunto l’obiettivo, e a certificarlo c’è la considerazione che voi tutti avete per noi. Grazie!
E vuoi perché non è nel nostro DNA adagiarci sugli allori, vuoi perché siamo contraddistinti dall’incontenibile desiderio di ampliare le nostre conoscenze in relazione alle tecniche di stampa, in religiosa riverenza al colore e alle sue manifestazioni, nel pomeriggio di martedì 22 abbiamo partecipato a un incontro voluto dall’Accademia Drosselmeier e dalla Cooperativa Giannino Stoppani, dal titolo “Fluo Books”. Con le moderatrici Grazia Gotti e Petra Paoli dell’Accademia Drosselmeier, curatrici del “Fluo-Lit up Books exhibition”, insieme a Sabine Louali di Éditions des Grandes Personnes, alle illustratrici Gaby Bazin e Alice Piaggio, i nostri Leonardo Aldegheri e Mirco Dionati hanno dato delucidazioni proprio sulla tecnica di colorazione Fluo, che a detta di Mirco viene utilizzata «soprattutto per progetti sorprendenti e originali, che vogliono dare degli effetti inusuali e accattivanti». I colori Fluo necessitano di «una cromia dedicata per poter essere riprodotti in stampa in maniera corretta». Si tratta di prodotti che «a livello di intensità cromatica e di gamma cromatica» risultano essere «fuori dallo standard», con tutte le accezioni positive del caso, prefigurando quindi scenari, o meglio, illustrazioni, capaci di far spalancare gli occhi.
E se quanto appena letto dovesse risultarvi indecifrabile o quantomeno criptico, beh, non temete: a breve pubblicheremo un articolo di approfondimento sulla tecnica di colorazione Fluo!
E allora continuate a leggerci e a seguirci, la vostra partecipazione è per noi carburante, e fidatevi, abbiamo tanta strada ancora da percorrere, preferibilmente insieme a voi!
Anche perché, ve lo confidiamo, sentiamo forte l’esigenza di farvi capire che il nostro è il mestiere più bello del mondo!
Siamo certi che resterete nella nostra scia di colore, a presto!