C’è un aspetto della nostra storia di cui andiamo particolarmente orgogliosi: la collaborazione con Štěpán Zavřel e il contributo di Grafiche AZ alla nascita della “tradizione artistica” dell’albo illustrato di pregio, in Italia e nel mondo.
Attraverso la preziosa testimonianza di Leo Pizzol, tra i fondatori della Mostra e successivamente della Scuola di Sàrmede e amico di lunga data di Grafiche AZ, vogliamo raccontarvi di quei primi anni magici ed entusiasmanti, e di un rapporto – quello con Štěpán – che da relazione professionale si è trasformata in una vera e profonda amicizia.
Štěpán Zavřel e l’illustrazione come forma d’arte
Štěpán Zavřel sta all’illustrazione come Elvis Presley sta al rock.
Zavřel nasce a Praga nel 1932; fin da bambino ama il disegno, e dopo la maturità comincia a lavorare come disegnatore di cartoni animati nello studio d’animazione Bratři v triku, diretto dal grande Jiři Trnka. La vita dietro la cortina di ferro però non è facile per lui: riesce infatti a frequentare l’accademia di Belle Arti solo assistendo “da clandestino” alle lezioni.
Nel 1959 abbandona il Paese e dopo una fuga rocambolesca arriva in Italia, dove sarà accolto nel campo profughi di Trieste, per poi approdare a Roma dove frequenta l’Accademia di Belle Arti. Qui conosce la compagna di corso Hélène de Franchis, con cui aprirà la galleria d’arte “Galleria La Città” a Verona.
Seguono anni in cui studia e lavora molto: tra gli altri, come grafico per lo Studio Rolf Seifert di Monaco, contemporaneamente come disegnatore per lo studio di animazione di Giulio Zannini ed Emanuele Luzzati a Roma.

L’incontro con Luzzati è decisivo per Zavřel, che – affascinato dallo stile dell’italiano – maturerà l’idea di rendere l’illustrazione un’arte autonoma. Nasce così il suo primo albo illustrato, Il Pesce Magico, realizzato con Mafra Gagliardi nel 1966.
L’idea, che Štěpán Zavřel perseguirà per tutta la sua carriera artistica, è quella di creare attraverso l’illustrazione un ponte tra il mondo dell’arte e quello dell’infanzia. Con lo stesso spirito, alcuni anni più tardi (1973), Zavřel fonda insieme a Otakar Bozejovsky von Rawenoff la casa editrice Bohem Press a Zurigo.
L’incontro con Grafiche AZ e la collaborazione con Bohem Press

È proprio nel 1973 che avviene l’incontro “fatale” tra Grafiche AZ e Štěpán Zavřel.
Il tramite della conoscenza è Mario Vigiak, grafico, artista visivo, editore del Quadragono, e l’occasione è un leggendario viaggio in auto fino a Francoforte.
Si narra che i protagonisti del viaggio – Giorgio Aldegheri (fondatore di Grafiche AZ insieme a Franco Armano), Otakar Bozejovsky von Rawenoff, Štěpán Zavřel e lo stesso Mario Vigiak – abbiano rischiato un incidente. Fortunatamente la storia è andata diversamente portando alla nascita dell’albo illustrato come lo conosciamo oggi.
Quegli ottocento chilometri insieme segnano l’inizio di una collaborazione pluridecennale e di uno strettissimo rapporto personale e professionale.
Già pochissimo tempo dopo quella prima conoscenza, Grafiche AZ inizia a stampare regolarmente i libri illustrati di Bohem Press.
Leo Pizzol, che all’epoca era la persona deputata alla correzione delle bozze di stampa, ci ha raccontato alcuni aneddoti sulle modalità di lavoro di quei tempi mitici, che hanno segnato la nascita del libro illustrato come lo conosciamo oggi.
Štěpán Zavřel era una presenza fissa in fase di visto si stampi e prova di stampa, spesso accompagnato da Fulvio Testa. Prima della mezzanotte Franco Armano dava il via alle macchine, in modo che al mattino la stampa fosse conclusa; Zavřel, che restava a dormire negli appartamenti sopra lo stabilimento (oggi trasformati in uffici), era solito scendere durante la notte per controllare la resa del colore nei primi stampati.
Un’altra curiosità sui libri del grande illustratore ce la racconta sempre Leo Pizzol: Zavřel era solito preparare il menabò appiccicando i testi a mano, tanto che per stampare un solo titolo potevano essere necessari fino a tre giorni di lavoro.

La Mostra Internazionale e la Scuola di Sàrmede
Nel frattempo, la casa di Zavřel a Rugolo (un paesino nel trevigiano vicino a Sàrmede) era diventata un vero centro culturale dove si ritrovano artisti di vario genere, autori, illustratori e addetti ai lavori dell’editoria. In questo fertile milieu nasce l’idea di un’esposizione completamente dedicata all’illustrazione per bambini.
È così che nel 1983 viene inaugurata la prima edizione della Mostra Internazionale d’illustrazione per l’Infanzia a Sàrmede. La mostra riscuoterà da subito grande successo e approderà anche in varie città italiane e capitali europee.
Anche in questo snodo fondamentale della storia dell’illustrazione, Grafiche AZ ha messo lo zampino: tutti i materiali delle prime mostre (gli inviti, i manifesti e i meravigliosi cataloghi) sono stati stampati da noi.
Pochi anni dopo, sempre a Sàrmede, Štěpán Zavřel inizia a tenere corsi d’illustrazione: è l’origine della Scuola Internazionale d’Illustrazione Štěpán Zavřel, che nei suoi oltre trent’anni di attività ha formato migliaia di artisti, molti dei quali sono oggi nomi importanti del mondo dell’illustrazione.
Lo stesso Štěpán ha pubblicato nel corso della sua vita circa una trentina di opere, tradotte in oltre 30 lingue e distribuite in tutto il mondo.
Il 25 febbraio del 1999 Štěpán è venuto a mancare; appena due mesi prima aveva partecipato alla cena di Natale di Grafiche AZ, com’era tradizione da più di vent’anni.
Lavorare con lui, e con altri grandi pionieri dell’illustrazione per l’infanzia contemporanea, è stato davvero un onore.
Ci riempie d’orgoglio sapere che, se oggi vediamo fiorire l’arte dell’illustrazione attraverso molti splendidi albi in ogni parte del mondo, è anche grazie a questa favolosa storia che ci vede coinvolti.