Da oltre un anno e mezzo il blog di Società Editoriale Grafiche AZ ha ripreso la sua attività, con il desiderio, forte, di coinvolgere quanto più possibile proprio voi che ci seguite e far sì che possiate sentirvi vicini al nostro lavoro, che è poi, come ormai saprete, passione autentica.
E non solo: si tratta infatti di una passione che è a suo modo pure storica, se si considera che il motore scoppiettante di Grafiche AZ diffonde i suoi colori sin dal 1971, senza perdere mai – ed è per noi motivo di grande orgoglio – nemmeno un colpo.
Quanto ci sarebbe da raccontare…
E non senza difficoltà, perché nel percorso, come accade, abbiamo subito delle perdite, qualcuno purtroppo ci ha lasciato, e volta per volta ci è sembrato giusto rimboccarci le maniche sempre più su e prenderci cura dei risultati raggiunti perché non andassero dispersi: l’attualità corre e pure veloce tra i suoi tanti cambiamenti, e bisogna starle al passo attenti e determinati.
Nonostante tutto, però, e forse nel tentativo di esorcizzare il tempo che passa, abbiamo riletto un articolo pubblicato da Giuseppe Bonomi e Claudio Gallo – nostra vecchia conoscenza – per Charta, dal titolo Fabbrica di sogni e di colori. Štěpán Zavřel e le Grafiche AZ.
Qualche pagina, tra illustrazioni e ricordi, tra illustrazioni che sono ricordi e che abbiamo pensato meritassero ulteriore spazio: da qui, una serie a episodi, dall’omonimo titolo, sul nostro blog.
E l’idea ha colto nel segno, perché ha riscosso il vostro gradimento, e ve ne ringraziamo ancora, davvero.
Ma si sa, a dado tratto non ci si tira indietro.
Insomma, nel giro di qualche settimana dall’uscita dell’ultimo episodio di Fabbrica di sogni e di colori, con un piacere immenso abbiamo inaugurato una nuova serie, La memoria storica di Grafiche AZ.
E mai saremmo riusciti a darle vita senza i ricordi di Leo Pizzol – altra nostra vecchia conoscenza, ai tempi correttore di bozze nonché amico, grande amico, di Štěpán Zavřel – e del già citato Claudio Gallo, professore di storia dell’illustrazione all’Istituto Design Palladio di Verona, e che all’epoca ebbe modo di conoscere e frequentare, tra i tanti, anche i fondatori di Grafiche AZ, Giorgio Aldegheri e Franco Armano.
Che bellezza! Anche La memoria storica di Grafiche AZ è riuscita a fare breccia dentro di voi, che non vi siete risparmiati in commenti spesso lusinghieri sui nostri profili social. Grazie infinite!
A questo punto, però, siamo consapevoli che vi starete chiedendo il senso del titolo dell’articolo…
Beh, ne avete tutte le ragioni. Ci siamo arrivati, alla fine. Anzi, siamo arrivati, alla fine, alla sintesi.
Perché di sintesi si tratta, almeno nella misura in cui la fabbrica di sogni e di colori incontra la sua memoria storica, e l’una e l’altra, permeandosi, si sublimano in una terza nuova serie, I nostri albi storici.
Albi che forse qualcuno di voi ha addirittura in casa, albi che da bambino vi saranno stati letti, albi la cui copertina è rimasta impressa, magari sottotraccia, nella vostra memoria.
Titoli che hanno fatto la storia, appunto, dell’editoria per l’infanzia, e che noi di Società Editoriale Grafiche AZ, con intuito, lungimiranza e competenza, ma anche con una non indifferente dose di rischio, abbiamo avuto il merito di dare alla luce in tempi non sospetti.
Per esempio, Elmer l’elefantino variopinto vi dice qualcosa? E David McKee?
Nella storia dell’editoria per l’infanzia c’è anche Grafiche AZ, da tempo, e di diritto.
E oggi siamo qui con voi, a condividere di albo storico in albo storico le tappe più luminose del nostro cammino. E siamo certi che non sarà difficile per voi salire a bordo e seguirci.
Perché forse sarà come raccontare anche un po’ della vostra stessa storia, che magari passa per un pomeriggio accovacciati su un tappeto, o per qualche sera stesi a letto, sempre in compagnia dell’elefantino, o di chissà quale altro splendido personaggio, a leggere o a farvi leggere le sue avventure.
Partiremo presto, tenetevi pronti.
Per ora, un saluto!