Con i ricordi del nostro caro Leo Pizzol, che ringraziamo ancora e ancora, abbiamo realizzato – ormai lo saprete – ben cinque episodi della serie sulla memoria storica di Grafiche AZ, e ne siamo felicissimi.
Da oggi però ospiteremo i ricordi di Claudio Gallo, professore di storia dell’illustrazione all’Istituto Design Palladio di Verona, e vecchia conoscenza di Grafiche AZ.
Il legame con il professore è sempre stato molto solido: Claudio continua a portare i suoi studenti in visita da noi, a San Martino Buon Albergo.
L’amicizia tra Grafiche AZ e il professore risale, ci racconta Claudio, tra la fine degli Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, quando collaborava alla pagina culturale di un settimanale veronese di successo.
Il percorso intrapreso dal professore riguardava le attività editoriali, i libri, ma anche le illustrazioni, il fumetto, forme di espressione per Claudio molto vicine al suo modo di “sentire la vita, di interpretarla”.
E quindi, anche grazie alla conoscenza di Margherita Forestan, allora direttrice della Mondadori Ragazzi, il professore scopre dell’esistenza di una “magnifica azienda, che era l’AZ, la quale stampava libri illustrati per tutto il mondo”.
A parlargli di Grafiche AZ fu anche l’illustratore Fulvio Testa, nel corso dell’intervista che Claudio gli fece per conto del settimanale. Da lì alla conoscenza vera e propria di Grafiche AZ il passo fu breve, perché Fulvio presentò al professore “i due straordinari fondatori, cioè Giorgio Aldegheri e Franco Armano, così diversi tra loro e così integrati… l’azienda funzionava proprio per l’armonia tra queste due figure”.
Da quell’incontro nacquero alcuni articoli a firma del professore, poi ripresi in tempi più recenti.
All’epoca c’era la convinzione che “la poetica, cioè la cultura, l’identità culturale, la visione del mondo, dovessero appartenere solo agli autori”.
Ma a sentire Claudio da Grafiche AZ non era così. Perché l’azienda era “un grandissimo e straordinario luogo di ritrovo, frequentata dagli illustratori, che aveva un’anima, un’identità forte con cui si relazionava e lavorava”.
Il professore presto conobbe anche Štěpán Zavřel, David McKee, e “tanti altri straordinari importantissimi illustratori”.
E qui la faccenda iniziò a farsi ancor più interessante…
Ne parleremo a partire dal prossimo episodio!
Avrete la pazienza di aspettare solo qualche giorno? Noi speriamo proprio di sì, e siamo certi che non ci deluderete… anzi, che ci supporterete!
Grazie e a presto!