Nell’episodio precedente i motori della macchina del tempo del professore Claudio Gallo si sono giusto scaldati, e oggi è quindi tempo di ingranare la marcia e riprendere l’assolata strada dei ricordi. E dove c’è luce, si sa, ci sono i colori.
Ai tempi Claudio era bibliotecario nella Biblioteca Civica di Verona, un ruolo che insieme all’appena nato rapporto con Grafiche AZ diede vita, confessa il professore, a “una relazione che andò al di là delle mie inchieste, dei mie percorsi culturali sulla stampa”.
Ne nacquero infatti delle mostre, “credo che la prima fu del ’97, dopo un po’ quindi che avevo cominciato a frequentare le straordinarie feste e gli incontri collettivi che avvenivano nelle ricorrenze di Grafiche AZ”.
Quattro libri illustrati, ovvero il nome che venne dato alla mostra, con le opere di Ruth Brown, Satoshi Kitamura, David McKee e Fulvio Testa, tutte pubblicate dalla Andersen Press.
E da lì, la collaborazione divenne sempre più intensa, “mi ricordo che Grafiche AZ ci aiutò a creare nella protomoteca della Biblioteca Civica un piccolo spazio ulteriore da usare per iniziative particolari. E ricordo pure che quando organizzavamo queste grandi manifestazioni, dedicate alla letteratura di genere, non solo però da un punto di vista narrativo strettamente legato alle parole, ma anche legato alle immagini, si vide quanto la relazione con l’AZ fosse importante”.
A testimoniarlo, un aneddoto su tutti.
Claudio sperava di poter esporre nella protomoteca qualche illustrazione di Gary Kelley sui racconti di Edgar Allan Poe. “E una mattina – racconta il professore – entrando a lavoro trovai una vera e propria distesa di grandi illustrazioni, inviate così senza alcun tipo di richiesta, senza un contatto formale”. Di chi erano secondo voi quelle illustrazioni? Ma di Gary Kelley, naturalmente!
Facile immaginare lo stupore e la gioia di Claudio di fronte ai lavori dell’artista americano, che una volta esposti divennero “uno dei momenti più importanti della mostra dedicata alla letteratura horror”.
Il nome di Grafiche AZ fece quindi da viatico perché la Biblioteca Civica non si perdesse in lungaggini burocratiche nel richiedere le illustrazioni di Gary Kelley: un non trascurabile risultato, a ben vedere.
Nella Biblioteca Civica a oggi esiste ancora uno spazio che ospita i libri stampati da Grafiche AZ.
Adesso però ci fermiamo, il racconto presto riprenderà, perché la strada è ancora lunga, e bello sarebbe se non finisse mai…
Continuate a farci compagnia, noi ci contiamo!