Verona vuole essere Città che legge. E il percorso è avviato, con la sottoscrizione tra il Comune di Verona e 73 soggetti, tra pubblici e privati, del protocollo d’intesa Patto di Verona per la lettura. L’obiettivo è la creazione, in città, di una rete tra tutte le parti che abbiano un ruolo nella filiera del libro e della lettura, in modo da promuovere, quanto più possibile, proprio del libro e della lettura la diffusione.
E tra le unità di quel numero in doppia cifra, 73, poteva forse mancare Società Editoriale Grafiche AZ? Ma certo che no!
Siamo infatti convinti, da sempre, che promuovere il libro e la lettura voglia dire propagare cultura, quindi vita, bellezza, forza propulsiva carica di valore, e non a caso i Patti per la lettura considerano proprio i libri e la lettura «risorse strategiche su cui investire con l’obiettivo di migliorare il benessere individuale e dell’intera comunità, favorendo il piacere di leggere, la coesione sociale e stimolando lo sviluppo di pensiero critico della cittadinanza», come da Manifesto dei Patti per la lettura.
Libri e lettura e ancora libri e lettura, quasi fosse un mantra, parole che si fanno pensiero, voce e quindi azione, impreziosendo la realtà in ogni sua piega, perché possa accogliere tutti, oltre ogni etichetta e stratificazione, nella condivisione di quella bellezza – uno dei nostri, di Grafiche AZ, cavalli di battaglia – cui chiunque ha diritto di attingere.
L’universale Bellezza ha tra i suoi particolari la città di Verona, città che legge, e non potrebbe essere altrimenti, se si considera che proprio Verona ospita L’indovinello veronese, la più antica testimonianza scritta della lingua volgare. E sempre a Verona, da oltre 1500 anni a questa parte, è attiva la Biblioteca Capitolare, e ancora a Verona Giovanni Mardersteig trasferì da Lugano l’Officina Bodoni, che nel corso del secolo scorso diede alla luce mirabilia tra i suoi libri stampati “alla moda antica”, dando il la alla nascita di così tante altre private press da portare Franco Riva a definire Verona “city of books”.
E non si contano le biblioteche, a Verona, dove ha sede uno dei più celebri gabinetti di lettura del nostro Paese, la Società Letteraria di Verona, e quella vera e propria istituzione culturale che risponde al nome di Biblioteca Civica di Verona, senza dimenticare poi la Biblioteca Popolare, a partire dalla quale ha trovato definizione anche un sistema territoriale di biblioteche decentrate, sublimatosi nel Catalogo Bibliotecario Veronese, CBV.
Insomma, il terreno su cui poggia Verona è fertile di libri e lettura, un punto di partenza a dir poco ideale per ottenere da parte del Centro per il libro e la lettura, Cepell, e da parte dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, ANCI, il riconoscimento di Città che legge 2022-2023, se si considera che i requisiti prevedono che l’amministrazione locale debba garantire la presenza, in città, di almeno una biblioteca – che sia in attività – di pubblica lettura, e la presenza di almeno una libreria privata, oltre all’avvenuta partecipazione dell’ente, con biblioteche, scuole e associazioni di cittadini, a uno dei progetti nazionali indetti proprio dal Cepell.
Ci piace però tornare al Manifesto dei Patti per la lettura, e nello specifico al punto 5, «I Patti per la lettura agiscono per allargare la base dei lettori e delle lettrici abituali e consolidare le abitudini di lettura, per avvicinare alla lettura i non lettori, i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, i nuovi cittadini, rivolgendo un’attenzione particolare agli ambiti in cui si registra un basso livello di partecipazione culturale. Con l’obiettivo di rendere la lettura accessibile, senza lasciare indietro le categorie più fragili, puntano a includere chi è in difficoltà favorendo iniziative negli istituti penitenziari, negli ospedali, nelle strutture socio-assistenziali».
E tanto basta, a noi di Grafiche AZ, per essere quantomeno orgogliosi di essere tra i 73 soggetti sottoscrittori del Patto di Verona per la lettura. Un onore, certo, ma anche un onere, perché, per quel che è di nostra competenza, e ne siamo consapevoli, fare libri è una responsabilità. E al contempo una gioia, direttamente proporzionale alla diffusione dei libri e alla loro lettura, naturalmente. Accogliamo quindi a cuore aperto quell’invito a cercare di fare la nostra parte. Siamo qui per questo, da oltre 70 anni, e a ben vedere non siamo i soli.
Grazie al Comune di Verona, al Cepell, all’ANCI, al Patto di Verona per la lettura e a tutti i suoi sottoscrittori: comunque vada, lo spirito che continua ad accomunarci in una simile iniziativa non può che essere definito di già un successo!
E dal canto nostro, torneremo presto, anche con eventuali aggiornamenti in merito…
Un caro saluto!