È del tutto umano dare per scontato e trascurare qualcosa, anche in amore, nelle amicizie, tra i legami familiari. Col tempo, forse, la soglia della nostra attenzione nei confronti dell’altro si sposterà sempre un po’ più in là, e a beneficiarne saranno i rapporti interpersonali, soprattutto quelli che abbiamo a cuore, che desideriamo coltivare.
E c’è chi invece non ha mai smesso neanche per un attimo di dedicare a noi tutte le attenzioni possibili, delle quali però, almeno fino a una certa età, non riusciamo a renderci conto, considerandole semplicemente una normalità, o giù di lì.
Ma a dare la giusta luce alle persone che ancor prima che nascessimo già vegliavano su di noi, ci ha pensato, con il suo inconfondibile stile, niente poco di meno che Eric Carle.
L’autore che con Il piccolo Bruco Maisazio ha posto una pietra miliare nell’editoria per l’infanzia, deliziando generazioni e generazioni oltre che di bambini e ragazzi anche, naturalmente, di adulti, torna a farci visita con un albo a suo modo dolcissimo, sin dal titolo, Ti voglio bene, Nonna!, edito da Mondadori e stampato da noi di Società Editoriale Grafiche AZ.
E mentre ne scorriamo le pagine, tra una miriade di fiori che, gentili, sembrano darci il benvenuto, provate a dire chi salta fuori? Sì, proprio lui, il caro vecchio Bruco Maisazio!
Sarà nell’albo una presenza costante, e per quanto sempre buffo e simpatico, non ruberà la scena, e anzi se ne starà lì, buono buono, in bella compagnia, sulla coda di un gatto, tra i fili d’erba e vicino a un coniglio, oppure a dormire su una foglia mentre tutt’intorno volano le lucciole.
E grazie alle illustrazioni di Eric Carle torniamo ai tempi dell’infanzia, della fervida immaginazione, popolata da tantissimi animali, e sfogliando Ti voglio bene, Nonna! ci viene facile pensare che la tartaruga più grande e la tartaruga più piccola possano essere la nonna e il nipotino, e così anche per l’elefante e l’elefantino.
Eric Carle si fa bambino, e noi con lui, nella perfetta delicatezza di parole come “Nonna… quando ti guardo sorrido”, o “sei forte”, o ancora “mi rassicuri come una luce nella notte”.
E quale sarà mai la felicità di ogni nonna nel leggere per la prima volta l’albo, magari ad alta voce, come chiestole dal suo nipotino?
Le pagine a colori di Eric Carle sono una carezza, qualcosa di molto simile a un bambino che andando via si volta e lancia un bacio – tratteggiando a sua insaputa un’immagine di impareggiabile bellezza – a nient’altri che la sua nonna.
Davvero da non perdere.